5 cose che non sapevi sul Cimitero di Salerno

5 cose che non sapevi sul Cimitero di Salerno

In questo articolo vi sveliamo alcune curiosità sul più importante camposanto della città di Salerno.


La necropoli nei pressi della scuola Vicinanza

Salerno aveva una sua necropoli posta tra gli attuali edifici della scuola Vicinanza e del Palazzo di Giustizia già qualche secolo prima della venuta di Cristo.


Il monumento dedicato al poeta Alfonso Gatto

Nel cimitero di Salerno, dopo aver salito le scale del Sacrario degli Eroi della Grande guerra c’è sulla destra, un monumento dedicato al poeta Alfonso Gatto. Su una superficie di basalto lavico è incisa una frase di Eugenio Montale, dedicata al grande salernitano: "Per cui vita e poesie furono un’unica testimonianza d'amore". “Salerno, rima d'inverno / o dolcissimo inverno / Salerno, rima d'eterno", aveva scritto Gatto in celebri versi, che ricordiamo ancora.


Il cimitero del rione Carmine

È il 1817 quando Ferdinando di Borbone, re di Napoli, dispose che, in ogni comune del Regno delle Due Sicilie, sorgesse un cimitero all’esterno del centro abitato. A Salerno ne furono fondati due: uno sul terreno dove oggi è sito il Liceo Tasso, in piazza San Francesco; l’altro a Brignano, ben lontano dalle mura cittadine. Il cimitero del rione Carmine fu soppresso negli anni Trenta del Novecento, un periodo in cui la città conosceva un rapido sviluppo urbanistico. Il camposanto di Brignano fu invece trasformato nella conformazione attuale sotto la direzione di Camillo Guerra, capo dell’Ufficio tecnico comunale, tra il 1928 e il 1933. Fu lo stesso Guerra a progettare la costruzione della Chiesa madre.


Il Recinto degli uomini illustri

Al centro del cimitero è posto il Recinto degli uomini illustri, che custodisce i sepolcri di personaggi che hanno dato onore alla città. Tra gli altri il pittore Clemente Tafuri, il giurista Michele Iannicelli, il medico Guglielmo Guglielmi, il garibaldino Francesco Beraglia, lo storico Carlo Carucci, il deputato Giovanni Cuomo, l'avvocato Silvio Baratta, il musicista Aldo Simeone, il sacerdote Alfonso Linguiti, l’avvocato Arturo De Felice.


Il monumento dedicato alle vittime dell’alluvione del ‘54

Tra le opere presenti nel cimitero di Salerno, va annoverato il monumento eretto sul luogo dove furono sepolti i corpi dei salernitani vittime dell'alluvione che colpì la Costiera Amalfitana e il centro storico del capoluogo in quella che fu definita “la malanotte”, vissuta tra il 25 e il 26 ottobre 1954. La scultura, affidata all'artista Pasquale Avallone, fu finanziata dagli stessi salernitani, che parteciparono a una pubblica sottoscrizione indetta dal Comune.