Gaetano Quagliariello, il primo docente di biochimica in Italia

Gaetano Quagliariello, il primo docente di biochimica in Italia

Il primo docente di biochimica in Italia? Un salernitano! E d'altra parte, nella Hippocratica Civitas, la Città di Ippocrate e della Scuola Medica Salernitana, non è di certo una sorpresa.

Ma cos'è la biochimica? Il vocabolario Treccani la definisce come la “disciplina biologica che studia le sostanze che costituiscono la materia vivente e in particolar modo le incessanti trasformazioni cui la materia vivente viene sottoposta e le trasformazioni energetiche che si accompagnano a quelle molecolari”. In pratica il biochimico studia le reazioni chimiche che danno origine alla vita. Ed è una disciplina relativamente recente, nata com'è nel XIX secolo con gli studi dei chimici tedeschi Justus von Liebig e Friedrich Wöhler.

 

Chimico, docente, capitano medico in guerra

Gaetano Quagliariello era un chimico, nato a Salerno il 19 dicembre 1883. Si laureò a Napoli nel 1908 ed ebbe in seguito l'incarico di assistente e aiuto all'Istituto di fisiologia, dove ottenne la libera docenza nel 1913. Subito dopo insegnò chimica biologica all'Università di Napoli e poi fisiologia a Catania. Nel 1926 ottenne, ancora nel capoluogo partenopeo, la cattedra di chimica biologica e, sempre a Napoli, fu anche rettore dell'Università. Un uomo di profonda conoscenza che fu socio dei Lincei, della Società Reale di Napoli e della Pontificia Accademia delle Scienze e membro del Comitato nazionale per le scienze biologiche del Consiglio Nazionale delle Ricerche. Fu peraltro capitano medico nella Prima Guerra Mondiale, decorato al valore.

 

Il suo grande contributo alla scienza

I suoi studi, pubblicati in riviste italiane e straniere, hanno dato un contributo notevole alla scienza mondiale. Fu redattore capo dell'“Archivio di scienze biologiche” (1919) e dei “Quaderni della nutrizione” (1934), collaboratore all'“Handbuch der vergleichenden Physiologie” (1922) e al “Trattato di fisiologia” di Filippo Bottazzi, considerato il padre della biochimica in Italia.

 

L'impegno in politica

La sua fama gli consentì anche un notevole consenso tra i cittadini tanto che, nella I legislatura della Repubblica italiana (8 maggio 1948-24 giugno 1953), fu eletto senatore nel collegio di Salerno della circoscrizione campana.

Morì a Napoli, il 2 giugno 1957.